La Svizzera ha presentato due risoluzioni alla 52a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Una riguarda il diritto a un ambiente sostenibile. L'altra riguarda i diritti umani. Entrambe le risoluzioni sono state adottate.
Insieme ad altri Paesi, la Svizzera ha presentato due risoluzioni alla 52a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Una riguarda il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile. L'altra risoluzione riguarda i diritti umani e la politica sulle droghe. Entrambe le risoluzioni sono state adottate.
È stata la sessione più lunga nella storia del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, che si è conclusa il 4 aprile 2023. Nel suo discorso di apertura del 27 febbraio, il consigliere federale Ignazio Cassis, in rappresentanza dello Stato ospitante, aveva condannato la guerra in Ucraina e sottolineato l'importanza dello scambio nelle istituzioni multilaterali. A 75 anni dall'adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani, ha ricordato che gli Stati devono attuare i loro obblighi internazionali.
La Svizzera ha presentato due risoluzioni
La Svizzera, insieme ad altri Paesi, ha presentato due risoluzioni a questo incontro. Nella prima, ribadisce l'importanza di un approccio alle misure di protezione ambientale basato sui diritti umani. La risoluzione è stata adottata senza votazione.
Nella seconda risoluzione, la Svizzera chiede una politica sulle droghe che sia conforme ai diritti umani e rispetti in particolare il diritto alla salute. La Svizzera è un attore chiave in questo settore. Anche questa risoluzione è stata adottata senza votazione.
La Svizzera prende posizione anche su altre questioni
La Svizzera ha inoltre aderito a diverse dichiarazioni congiunte, in particolare sulla guerra in Ucraina, ma anche sull'Iran, sull'inquinamento ambientale da plastica, sul riconoscimento di genere e sull'indagine sulle responsabilità in relazione all'esplosione nel porto di Beirut nel 2020.
Ha inoltre partecipato attivamente alla negoziazione di diverse altre risoluzioni, tra cui quelle sulla lotta alla tortura, sulla libertà di religione o di credo, sui difensori dei diritti umani e sul diritto al cibo.
I rappresentanti della Svizzera vengono coinvolti
Nel corso della sessione sono stati presentati numerosi rapporti. I rappresentanti della Svizzera sono intervenuti nelle discussioni che hanno seguito la presentazione di questi rapporti, in particolare nei dibattiti sulla protezione dei bambini nei conflitti armati, sul diritto a un ambiente sano, sulla prevenzione della tortura e sui difensori dei diritti umani. Hanno inoltre parlato della situazione dei diritti umani in Paesi come Afghanistan, Iran, Cina, Russia, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo e Venezuela.
L'Alto Commissario per i diritti umani ha ricevuto dichiarazioni di apprezzamento
La 52a sessione del Consiglio dei diritti umani è stata la prima per il nuovo Alto Commissario per i diritti umani, Volker Türk, che ha assunto l'incarico nell'ottobre 2022. In una dichiarazione nazionale, la Svizzera ha espresso il proprio apprezzamento per l'importante lavoro svolto dall'Alto Commissario nella promozione e protezione dei diritti umani.