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Le statistiche sulla CO2 in Svizzera danno speranza

Nel 2023 le emissioni di CO2 provenienti da combustibili come il gas e il gas da riscaldamento sono diminuite significativamente rispetto all'anno precedente. Tuttavia, le emissioni di carburanti come la benzina e il diesel sono rimaste al livello dell'anno precedente.

L'Ufficio federale dell'ambiente UFAM parla di un successo: le emissioni da combustibili, depurate dalle condizioni meteorologiche, sono diminuite dell'8.8% rispetto all'anno precedente e sono state inferiori del 41.7% rispetto al 1990. L'UFAM attribuisce la riduzione soprattutto al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e al maggiore utilizzo di energie rinnovabili per il riscaldamento. Gli sforzi dei Cantoni avrebbero contribuito in modo significativo a questo risultato. Il consumo di gas, in particolare, è diminuito significativamente per il secondo anno consecutivo nel 2023.

Le emissioni dei carburanti sono rimaste invariate nel 2023

Nel 2023 le emissioni di CO2 dei combustibili sono rimaste invariate rispetto all'anno precedente. Rispetto all'anno di riferimento 1990, le emissioni dei carburanti sono diminuite complessivamente del 5.2%. Il fatto che le emissioni non siano aumentate di nuovo dopo il 2022 è dovuto al cambiamento del comportamento di mobilità legato alla pandemia (più lavoro da casa e meno viaggi di lavoro) e alla crescente quota di mobilità elettrica nel traffico stradale. Anche la quota dei combustibili biogenici sul consumo totale di carburante è leggermente aumentata e si attesta al 3.6% nel 2023 (2022: 3.4%).

L'UFAM utilizza la statistica annuale del CO2 per monitorare l'andamento delle emissioni di CO2 da riscaldamento e da carburanti. Per garantire che gli anni siano statisticamente comparabili, l'influenza del clima invernale sul consumo di gas e olio da riscaldamento è matematicamente equiparata mediante il cosiddetto aggiustamento meteorologico.

Adeguamento alle condizioni atmosferiche delle emissioni

Nell'aggiustamento meteorologico, l'influenza dei mesi invernali, che variano in freddo da un anno all'altro, sull'aumento o la diminuzione del consumo di energia per il riscaldamento viene determinata e convertita in condizioni meteorologiche medie. Come misura vengono utilizzati i cosiddetti gradi giorno di riscaldamento (giorni in cui la temperatura rimane al di sotto dei 12 gradi Celsius) e la radiazione solare durante i mesi invernali (un importante fattore determinante del consumo di combustibile per le case ben isolate). Il metodo di aggiustamento delle condizioni meteorologiche nelle statistiche sul CO2 corrisponde a quello delle statistiche energetiche generali dell'UFE (Ufficio federale dell'energia).